domenica 4 gennaio 2009

Il sindaco: "Presenze straniere in calo" Immigrazione e sicurezza, Campoli è ottimista

Sezze (03/01/2009) - Criminalità e immigrazione, questioni e fenomeni non solo in calo, ma che vanno distinti e che comunque non debbono indurre le autorità competenti ad abbassare la guardia. La conferenza stampa di fine anno del sindaco di Sezze, Andrea Campoli, è stata anche l'occasione per tracciare un bilancio e analizzare i due temi, soprattuto il caso criminalità in città dopo i recenti e i nuovi furti registrati a Sezze scalo e in alcune abitazioni nella conca di Suso. Il primo cittadino invita la comunità a non parlare di allarmismo perché i furti avvenuti in questo periodo non corrisponderebbero alle denunce fatte presso la caserma locale dei Carabinieri di Sezze, dove risulterebbe addirittura una sola denuncia. La situazione in materia di sicurezza pubblica sarebbe migliorata e il sindaco ha detto a chiare lettere che "non c'è una particolare emergenza legata a fenomeni di criminalità". Anzi, per essere più precisi, Campoli ha riferito che dall'analisi dai dati in possesso "Sezze è uno dei paesi più tranquilli dell'intera Provincia di Latina". A detta del sindaco, quindi, non deve nascere nessuna psicosi furti perché il fenomeno criminalità se c'è stato in passato è stato comunque ridimensionato grazie alle sinergie messe in atto tra il Comune, tutte le forze dell'ordine della città e la Prefettura. Il tema delle legalità d'altronde resterà centrale nell'agenda dell'attuale amministrazione comunale. Per quanto riguarda i dati sull'immigrazione il sindaco ha comunicato che ad oggi in città risiedono 2400 immigrati regolari di cui 1500 rumeni. La regolarizzazione degli stranieri sta avendo effetti positivi sulla clandestinità, in materia di sfruttamento del lavoro e sugli affitti anche se siamo, in realtà, ben lungi da una stima reale e completa della situazione setina che, da voci insistenti, sarebbe caratterizzata da un mondo sommerso di immigrati irregolari che sfiorerebbe le oltre 6 mila unità, la maggior parte delle quali residenti nel centro storico setino. E proprio sull'ingresso di immigrati in città il sindaco Campoli ha detto che l'ultimo anno è stato caratterizzato da una sorta di inversione di tendenza. Gli immigrati, e soprattutto i rumeni presenti a Sezze, starebbero rientrando in patria, dopo l'immigrazione massiccia degli ultimi anni e ci sarebbe in atto una specie di esodo generale. Difficile e ancora lontana l'integrazione dei soggetti residenti in città con la comunità setina. Rumeni, albanesi e altri stranieri - il più delle volte - preferiscono ritagliarsi un piccolo spazio all'interno della comunità locale, creando così una sorta di microcosmo autonomo e indipendente dalle abitudini e dalle usanze dei sezzesi. In questo l'attuale amministrazione deve fare ancora molto, non bastano sporadici episodi di connivenza e partecipazione agli eventi locali. Serve una politica dell'integrazione che purtroppo ancora non c'è poiché difficile da realizzare. A.M.

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