sabato 7 febbraio 2009

Immigrati, Acli Bologna invitano medici a obiezione coscienza

Murru: "Gli stranieri irregolarmente presenti in Italia rinunceranno a rivolgersi alle strutture sanitarie. Ne avranno paura e correranno gravissimi rischi per la propria salute, pur di non essere denunciati. Già ora sono in molti ad esitare" Bologna, 6 feb. - (Adnkronos) - "Pericoloso" da un punto di vista sociale il ddl sicurezza relativamente agli immigrati irregolari secondo il presidente provinciale delle Acli di Bologna, Francesco Murru, che invita tutti gli operatori sanitari all'obiezione di coscienza. "Quello che succedera' senz'altro -spiega infatti- e' che gli stranieri irregolarmente presenti in Italia rinunceranno a rivolgersi alle strutture sanitarie. Ne avranno paura e correranno gravissimi rischi per la propria salute, pur di non essere denunciati. Gia' ora sono in molti ad esitare nel rivolgersi ad esse". "Questo emendamento -precisa- non risolvera' il problema della sicurezza, ma ne porra' altri di carattere sociale e sanitario. Tutto cio' si qualifica esclusivamente come un passo indietro sul piano dei diritti umani: si inserisce un elemento di discriminazione, la regolarita' della presenza in Italia, che di fatto portera' gli stranieri irregolari ad autoescludersi dalle prestazioni sanitarie. Ma il diritto alla salute e al ricevere cure e' sancito dall'articolo 32 della nostra Costituzione, dove si riconosce come diritto dell'individuo (non 'cittadino') e interesse della collettivita', pertanto un provvedimento che in qualche modo ostacoli questo diritto e' decisamente inopportuno". "E' un ulteriore forma di discriminazione -prosegue Murru- anche la tassa per il rilascio del permesso di soggiorno, tra i 50 e i 200 euro, che va ad aggiungersi alle imposte gia' previste (75 euro) per tale iter burocratico. Pratiche che spesso risultano costose per cittadini stranieri, molti dei quali si rivolgono proprio allo Sportello Immigrati delle Acli per ricevere gratuitamente assistenza burocratico-amministrativa e per essere accompagnati in percorsi di fuoriuscita dalla clandestinita'". "Il Patronato Acli della provincia di Bologna e' risultato il primo ente di patronato per numero di pratiche svolte relative all'immigrazione nell'anno 2008 (dati Poste italiane). Lo stesso Sportello Immigrati, con oltre 10.000 utenti nel corso del 2008, si propone di dare al cittadino di origine straniera la consapevolezza dei propri diritti/doveri e favorire l'aggregazione, la socialita' e la solidarieta'. Aspetti, questi ultimi, con cui l'emendamento approvato dal Senato- conclude il presidente dell'associazione - entra pesantemente in conflitto".

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