sabato 5 febbraio 2011

Siid, l’eritreo che ascolta i giovani «Integrazione? Forse so cos’è»

«SE IL numero degli immigrati cresce significa che il territorio è sano, che l’economia, malgrado la crisi, è in movimento e genera occasioni di lavoro». Non ha dubbi Siid Ne... 2011-02-05 «SE IL numero degli immigrati cresce significa che il territorio è sano, che l’economia, malgrado la crisi, è in movimento e genera occasioni di lavoro». Non ha dubbi Siid Negash, vicepresidente di Next generation Italy, «associazione imolese di ragazzi di ‘seconda generazione’ — spiega — nata per la tutela dei giovani stranieri e italiani». Siid, giunto in Italia dall’Eritrea nel ’99 per studiare al Dams, lavora attualmente come educatore in una cooperativa, che si occupa di giovani dai 14 ai 18 anni. «Essere straniero si è rivelata una risorsa — confida — perché i ragazzi immigrati mi vedono come punto di riferimento. Per la mia esperienza i problemi dei ragazzi che arrivano da altri Paesi non sono troppo dissimili da quelli dei loro coetanei italiani. Il conflitto con gli adulti, forse più acuto negli stranieri a causa di una maggiore rigidità dei genitori riguardo alcuni argomenti, è protagonista». Il fumo sembra essere uno dei temi più caldi del confronto tra genitori e figli. «E’ piuttosto malvisto da madri e padri straniere — conferma Siid — . Sull’abbigliamento invece, in base alla mia esperienza, vedo molta più tolleranza». A maggio 2010, Next generation ha organizzato ‘Iomla interculture - tutti differenti nessuno indifferente’, tre giorni di musica, danze e spettacoli, dedicati allo scambio e al confronto tra diverse culture, comprese quelle del sud e nord Italia. SI CONSIDERA integrato? (Ride): «Non saprei, non ho ancora ben capito cosa significa integrazione. Vivo serenamente in un contesto italiano, ma le mie origini continuano a fare parte di me, come in un tutt’uno. Non riesco a non sentirmi quasi italiano, nè a fare a meno di quello che ho respirato nel mio Paese. Ecco, se questa è integrazione, io sono integrato». l. d. n.

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