lunedì 21 marzo 2011

Testimonianza drammatica di una donna eritrea con un bambini di un anno e cinque mesi, bloccata a Tripoli-Libia

La Traduzione della telefonata
Lula: “Buona Sera, con chi sto parlando”?
Weini: “Sono Weini”
Lula: “Pronto Weini come state? Mi puoi raccontare com’è la situazione laggiù?”
Weini: “Pronto?”
Lula : “Pronto ti sentiamo,parla parla ti sentiamo”
Weini: “Ok mi senti? La vita che stiamo facendo qui in Libia è davvero precaria. Dal 21 di questo mese fino ad ora, non ci azzardiamo a uscire di casa, non abbiamo niente da mangiare, se usciamo giovani ci cacciano armati di coltelli e altro, per cui ci rinchiudiamo a casa e non siamo mai usciti…Pronto?”
Lula: “Pronto ti sento, aspetta un attimo che traduco quello che hai appena detto…”
Weini: “qui ci siamo riuniti tutti insieme in una casa, e tra di noi ci sono anche mamme e bambini, siamo incastrati in questa casa, non possiamo uscire o entrare, ci troviamo davvero in una situazione pessima. Quello di cui abbiamo bisogno è un immediato aiuto che ci permetta di uscire dal paese”
Lula: “aspetta un attimo che traduco quello che hai appena detto”
Lula: “Vai avanti”
Weini: “Dato che noi siamo immobilizzati qua senza poter fare nulla, senza cibo, senza acqua da bere, richiediamo un immediato soccorso, non domani o dopodomani oggi, adesso. Dobbiamo immediatamente lasciare questo paese…Pronto, mi senti?
Lula: “ti sento ti sento”
Weini: “anche la luce è interrotta, stiamo veramente male…pronto..pronto..”
Lula: “pronto ti sentiamo parla parla, ti sentiamo, sbaglio ho c’è qualche bambino con voi?”
Weini: “esatto abbiamo un bambino con noi, è mio figlio”
Lula: “quanti anni ha?”
Weini: “ ha un anno e cinque mesi”
Lula: “almeno per il bambino riesci a trovare in qualche modo qualcuno che collabora per procurargli latte o qualcos’altro?
Weini: “neanche per il bambino, io non ho nulla di nulla, mio figlio piange giorno e notte. Non posso uscire da casa. I cittadini ci guardano con occhi sospettosi, soprattutto a noi immigrati di colore nero, ci stanno prendendo di mira.
Lula: “in quanti state vivendo insieme nella casa?”
Weini: “in questa casa viviamo più di venti cerchiamo di stare uniti insieme e non possiamo uscire”
Lula: “ qui ci siamo riuniti in tanti a discutere su quali sono i maggiori problemi che gli immigrati stanno affrontando in Libia, qual è il messaggio che vorresti trasmettere a queste persone che ti stanno ascoltando?”
Weini: “Noi abbiamo bisogno di aiuto immediato che ci permetta di uscire da questo paese. Qui siamo visti male dai libici, è molto pericoloso anche il solo andare nel negozio più vicino per comprare qualcosa. Dobbiamo urgentemente uscire da questo paese.”
Lula : “Ti ringraziamo, buona sera”
Weini: “ il nostro problema non si risolve soltanto con parole, abbiamo bisogno di fatti concreti, immediatamente”
Lula: “ci siamo riuniti anche per cercare quali possono essere le soluzioni possibili, ti contatteremo, per informarti sugli esiti e sugli eventuali risultati.
Weini: “vabene, ti do il mio nome completo?”
Lula: “non ti sento, puoi ripetere?” “non fa niente, ci risentiamo successivamente, buona serata”
Weini: “va bene allora, buona serata anche a voi”

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