martedì 12 aprile 2011

Atto disumano lasciar morire in mare 63 persone

Il gommone partito da tripoli il 25 marzo con 72 persone, successivamente perse le tracce dal 26 marzo tardo pomeriggio. Sono stati localizzati per ultima volta a circa 60 miglia da Tripoli e poi il nulla, noi più volte segnalato la loro scomparsa, ci e stato detto che non sono stati trovati. Oggi siamo stati contattati da 9 persone sopra vissute alla tragedia, dopo due settimane in mare sono tornati a Tripoli, raccontano di essere sopravissuti in 11 persone, due donne 9 uomini, la corrente del mare che gli ha portati a Zelatien dove i militari di Ghedafi gli hanno presi messi in carcere, due persone muoiono nel carcere un ragazzo e una ragazza, perche non sono stati soccorsi e curati, dopo qualche giorno 7 dei sopra vissuti sono stati trasfriti nel carcere di Tuweshia a Tripoli, mentre due sono stati portati in ospedale a Zelatien.
Raccontano come sono stati abbandonati da diversi navi militari, anche peschereci addirittura un elicottero si e avvicinato fornendoli da bere ma lasciandoli morire 63 persone donne e bambini. Atto disumano chi ha visto quel gommone non gli ha soccorsi, omissione di soccorso da parte di tutte quelle navi militari che gli hanno incrociati, anche l'elicottero che gli ha forniti dell'acqua ma non ha mandato dei soccorsi. Queste sette persone sono testimoni della tragedia, ho parlato con uno che ha perso la moglie dalla fame e sete. Il loro gommone rimasto fermo perché finito il carburante, il migrante che guidava il gommone un ragazzo del Ghana che non sapeva neanche utilizzare il GPS che aveva sul telefono satellitare, ma ha chiesto aiuto, ha tentato di parlare anche con la guardia costiera italiana ma non si sono capiti. Chiediamo che l'NATO faccia piena luce su questa vicenda, perché queste 63 persone sono state lasciate morire? di chi era l'elicottero che si è limitato a fornire acqua ai profughi senza poi mandare i soccorsi? quali sono le navi militari che hanno avvistato questo gommone in questi giorni tra il 25 - 30 marzo. Queste persone morte perché qualcuno ha deciso di non soccorrerli. Vogliamo sapere di chi e stata questa scelta? I sopravissuti che ora si trovano a Tripoli grazie al vento che sono stati sospinti verso le coste di Tripoli. Don Mussie Zerai

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