giovedì 28 giugno 2012

Italia - Libya: Diritti dei Richiedenti Asilo e Rifugiati



Italia - Libia :
Siamo fortemente preoccupati nel apprendere la notizia che viene riportata dai mezzi di informazione, l'esistenza di un accordo che ricalca il precedente con il regime di Ghedafi. Se questa notizia corrisponde al vero, l'Italia si renderebbe complice del nuovo regime libico nella violazione dei diritti dei profughi e richiedenti asilo che oggi sono tenuti in centri di detenzione anche in zone esposte a pericoli e guerre.
Da mesi riceviamo segnalazioni di persone trattenute in condizioni degradanti alla dignità umana, la dove gli viene negata perfino la luce del sole, nel carcere a Ganfuda di Bengazi ci sono decine di profughi eritrei e somali tra cui molti minorenni in condizione pessime. A Kufra dove decine di profughi sono esposti a pericoli di attacchi da parte dei gruppi ribelli, nel carcere dove sono tenuti questi profughi è lo stesso che i miliziani usano come deposito di armi, quindi in caso di attacco questi profughi non hanno scampo. Le testimonianze di molti profughi che ci riferiscono dalla zona di Kufra dove decine di loro sono ridotti a Schiavi costretti a lavorare senza paga e maltrattati da uomini armati, privati del cibo e acqua. Difronte a queste violenze e violazioni dei diritti delle persone e violazione delle Convenzioni Internazionali che tutelano i diritti fondamentali delle persone, dei profughi e rifugiati.
L'Italia su che basi avrebbe fatto questo accordo? quali garanzie avrebbe ricevuto dalla "nuova" Libia? Il governo Monti ha spesso dichiarato che interessato al rispetto dei diritti umani, ma se fa accordi con paesi che non hanno mai rispettato i diritti e non hanno mai sottoscritti Convenzioni Internazionali, come quella del 1951 Convenzione di Ginevra per diritti dei Rifugiati. Qualcuno accusa dicendo che demagogia alle organizzazioni umanitarie che denunciano le violazioni dei diritti umani in Libia. Ce un detto "nella pancia del ricco non ce il povero" certe persone anche ricoprendo incarichi istituzionali non si rendono conto della gravità o importanza delle loro celte, che possono danneggiare o salvare vite umane. L'eventuale accordo al buio del governo Italiano con la Libia, solo su basi di calcolo politico ed elettorale, aumentando le sofferenze dei profughi, esponendoli maggiormente alla speculazione dei trafficanti di esseri umani. La Comunità Europea non si sta impegnando, per offrire un alternativa alla persone costrette a lasciare la propria terra, a causa di guerre, persecuzioni o anche calamita naturali.
Bloccare l'arrivo dei profughi, pagando i paesi al sud del mediterraneo, senza tener conto, quanto sia alto il prezzo che stanno pagando i profughi in cerca di protezione, in termini di vite umane e di privazione dei loro diritti fondamentali, l'Europa si rende complice di tutte le atrocità, alle quali sono sottoposti ogni giorno migliaia di profughi sub-sahariani. 
 
Fr. Mussie Zerai
Chairman of Habeshia Agency
Cooperation for Development
E-mail: agenzia_habeshia@yahoo.it
http://habeshia.blogspot.com

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